Stazione Appaltante
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
Oggetto dei lavori
Lavori di realizzazione di coperture, indagini per la definizione delle consistenze monumentali e delle particolarità archeologiche per il presidio dei terrapieni per il consolidamento delle strutture degradate e in stato di precarietà del Complesso Monumentale Augusteo – Foro Romano Palatino, Roma
Periodo di esecuzione
2012 - 2014

Complesso Augusteo - Roma

Descrizione intervento

La casa di Augusto, situata nel versante sud-ovest del Colle Palatino, era la Casa dell’Imperatore. Essa si sovrappone al corpo di fabbrica della precedente residenza di Ottaviano, che viene notevolmente ampliata. La casa è suddivisa in una serie di ambienti in tufo articolati su due file che si addossano ad un robusto muro di contenimento.

Ad ovest sono presenti un gruppo di stanze più piccole, con pavimenti in mosaico bianco e nero, destinate ad abitazione, mentre gli ambienti ad est, che si dispongono intorno ad una grande stanza centrale, sembrano rivestire funzioni di rappresentanza. L’ala occidentale è caratterizzata da due piccole stanze che conservano la loro decorazione pittorica di secondo stile, databile intorno al 30 a.C.: una, denominata Stanza delle Maschere, ispirata alla scenografia teatrale, e la seconda chiamata “Stanza dei festoni di pino”. La zona pubblica orientale invece è caratterizzata da ambienti più grandi e riccamente rivestiti.

L’altra ala della casa, ad est del peristilio, presenta altri ambienti come una grande sala colonnata con pavimento ad intarsio marmoreo e decorazione alle pareti; un piccolo ambiente quadrato ed infine la stanza denominata lo Studiolo di Augusto, decorata con pitture raffinate e con pannelli rappresentanti motivi vegetali e animali. Questo lato della casa era provvisto di una rampa che conduceva al Tempio di Apollo, voluto da Augusto. L’accesso all’edificio, costruito su un terreno in pendenza, avviene oggi tramite un corridoio a piano inclinato, il cui pavimento è ancora coperto con il mosaico originale, a fondo bianco con tessere nere isolate, regolarmente disposte. Dal pianerottolo, che conserva anch’esso il mosaico originale bianco e nero, si passa in un cortile rettangolare con pilastri quadrati, di cui restano le basi, che dovevano sostenere una tettoia. Nel corso del tempo, la casa subì vari rimaneggiamenti per essere adattata a nuova funzione.

L’intervento prevede la realizzazione della copertura della Casa di Augusto al Palatino che, nasce dall’esigenza di preservare gli ambienti in cui viveva l’Imperatore e, al contempo, garantire l’integrazione con il contesto paesaggistico. È stata proposta una linea di chiusura ad una quota relativa all’avvio dell’attività di scavo negli anni Sessanta. L’idea ispiratrice del progetto è stata, infatti, la suggestione: all’estradosso la copertura si presenta con uno strato di vegetazione, proprio come appariva all’inizio degli scavi. La struttura di copertura ha coniugato l’uso di elementi portanti in acciaio con profili in pultruso ed ha consentito, con la valorizzazione dell’illuminazione, di restituire l’immagine della Casa al pubblico dei visitatori. Per il rivestimento della teca di chiusura, invece, è stato usato l’acciaio Corten, alternando lastre piene a lastre traforate.

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