Intervista a Marco Capriello per “Edilizia e Territorio” del Sole 24 ore.

Attività in crescita per Capriello Vincenzo Srl, società napoletana specializzata in restauro, grazie alla numerose commesse ottenute negli ultimi tempi. Ma le difficoltà del mercato del lavori pubblici le riscontra anche un’impresa in salute che opera in un settore di nicchia come quello dei beni culturali.

«I problemi maggiori –sostiene Marco Capriello– amministratore unico e direttore tecnico dell’impresa di Villaricca –sono riferibili ai ritardi nei pagamenti e alla normativa per l’aggiudicazione degli appalti, che impone alle aziende di concorrere con massimi ribassi determinando comunque una non attenta valutazione delle opere da eseguire, ma un impegno mirato alla sola acquisizione dell’appalto. Certamente questo sistema di aggiudicazione, oltre a penalizzare la piccola e media impresa che ha una struttura sia finanziaria che organizzativa più modesta rispetto a una grande società magari strutturata in più categorie, penalizza in linea più generale il settore del restauro monumentale. Ritengo che la tipologia d’intervento su monumenti di interesse storico  presuppongano un’attenta valutazione per un adeguato svolgimento delle opere, certamente non paragonabili a un’attività di edilizia civile in generale».

L’altro elemento negativo riguarda il rapporto tra società edili e banche: «Vi è il rammarico –continua Capriello– di non poter esprimere al meglio le proprie potenzialità per l’acquisizione di ulteriori appalti in quanto le banche non supportano adeguatamente le imprese, soprattutto piccole e medie, che pur avendo tutte le caratteristiche tecniche organizzative e operative necessarie si trovano in notevoli difficoltà economiche nella conduzione di più appalti contemporaneamente».

La Capriello Vincenzo opera nel campo del restauro dal 1969. Recentemente ha vinto a Roma il bando del ministero della Difesa da 3,555 milioni per l’esecuzione dei lavori di ripulitura, restauro e sostituzione degli infissi delle facciate interne ed esterne dei Palazzi Baracchini e Caprara, sedi del dicastero in via XX Settembre (prezzo offerto: 2,745 milioni).

A Foligno sono in corso i lavori di restauro sul palazzo comunale con annesso Torrino, quest’ultimo riconsegnato alla città dopo il grave sisma del 1997, che per la popolazione rappresenta il simbolo della città. In Campania vanno segnalati il restauro del Palazzo Reale, del Teatro San Carlo e Villa Rosebery a Napoli. A Lecce la Capriello è intervenuta sul palazzo Vernazza (XVII secolo), i castelli Carlo V (XVI secolo) e di Acaya (XVI secolo), il teatro comunale di Novoli e il restauro del monastero di Santa Chiara (XV secolo), attualmente in corso.

Gli obiettivi a medio e lungo termine sono quelli di consolidare e rafforzare la presenza sull’intero territorio nazionale e di poter contribuire con il proprio know how alla ricostruzione delle zone colpite dall’ultimo sisma in Abruzzo.

«Il nostro staff di professionisti –conclude Capriello– è formato da quattro architetti specializzati nel restauro conservativo, due ingegneri specializzati nel recupero strutturale di edifici monumentali e tre geometri qualificati per la gestione e conduzione di lavori in edifici monumentali».

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